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Parcheggio di Via San Carlo: una vecchia storia
Caserta: una Città incapace di futuro





(Di Maria Beatrice Crisci) Il Wwf Caserta, da 28 anni impegnato a difendere la vivibilità dei cittadini casertani, sotto l’aspetto della qualità dell’aria, della fruibilità dei servizi, della pedonalizzazione del centro storico, sempre partecipe ad iniziative a carattere nazionale, provinciale e comunale su questi temi, oggi si trova davanti all’ennesima allarme urbanistico: il realizzando parcheggio di Via San Carlo.   Qualche anno (1997) fa il Wwf Caserta riuscì, insieme ad altre forze cittadine, a sottrarre una vasta area compresa tra via Galilei e via San Carlo ad un progettato parcheggio a raso, successivamente sostituito da un parco pubblico, il parco dei bambini “Luigia Giaquinto”, frequentatissimo dai bambini del quartiere. È sotto gli occhi di tutti il beneficio per la città di questa realizzazione fortemente voluta dal Wwf Caserta e successivamente difesa dal rapido degrado provocato dall’incuria delle amministrazioni che si sono succedute. Grottesco fu l’episodio (18 maggio 2008)  in cui per accedere alla suddetta villetta, insieme ai nostri volontari, per bonificarla da siringhe, bottiglie rotte e da altri rifiuti estremamente rischiosi per l’incolumità dei bambini e dei loro genitori, il Wwf Caserta fu costretto a  pagare una tassa per occupazione di suolo pubblico. 

Ebbene adesso, dopo alcuni anni, nella  vasta proprietà confinante con la villetta Giaquinto, si ripropone la realizzazione ( già in atto) di una parcheggio sotterraneo con relativa vendita di posti e box auto.

Il  Wwf non è contrario, come principio, ai parcheggi, che potrebbero  ovviare alla sosta selvaggia; pone, invece, all’attenzione l’infelice collocazione del parcheggio in costruzione, che avrebbe l’accesso da Via San Carlo, la più importante e significativa strada settecentesca di Caserta, che per le sue caratteristiche, andrebbe valorizzata e resa asse portante di un’isola pedonale che , da venti anni a questa parte, non si è mai realmente concretizzata. Il flusso continuo di auto che si creerebbe per raggiungere il proprio box,  si aggiungerebbe a quello già esistente che in alcuni momenti raggiunge, nelle ore di punta, la frequenza di n. 600 autovetture/ora, comporterebbe un traffico ancor più insostenibile per una strada stretta tra due alte ali di palazzi e naturalmente priva di marciapiedi. Le inevitabili conseguenze: inquinamento dell’aria elevatissimo e dannoso  per i commercianti e tutti i locali a livello strada, grave pericolo per i pedoni, in maniera particolare per i bambini che già oggi hanno enormi difficoltà a percorrere quel tratto di via San Carlo.

 Al di là della qualità di vita e del problema salute per i residenti, c’è da chiedersi perché un altro parcheggio? Già quelli esistenti nel raggio di poche centinaia di metri: Piazza Mercato, Monumento ai Caduti, Corso Trieste (con accesso da Via Roma), Piazza Vanvitelli, via Giannone ecc. oltre quelli a raso con pagamento alle colonnine, restano semivuoti e quindi siamo abbiamo un offerta che va ben oltre le la richiesta.

Una Città Incapace di Futuro.

L’aspetto che sconcerta di più è che ogni anno , da decenni, ci si lecca le ferite nel ritrovare la ns. città e la ns provincia puntualmente agli ultimi posti della classifica nazionale della vivibilità; ma al di là della reazione emotiva del momento, non si riesce a venire a capo di  un “progetto di rilancio” per una città vivibile, come se questo rappresentasse un capriccio esclusivo degli ambientalisti e non un volano che coniuga  salute, benessere ed econonomia. Non un P.U.C. (Piano Urbanististico Comunale) di svolta, non un P.E.C.(Piano Energetico Comunale) innovativo che dia spazio adeguato alle “smart grid” e alle fonti energetiche alternative, la bioedilizia ….. una chimera (esiste un unico condominio ed è  privato), il Macrico…..sono dieci anni che si lotta tra carte e progetti, ma da tempo si è capito che dovremo lottare albero per albero, aiuola per aiuola; la raccolta differenziata partita senza condivisione solo perché la spazzatura arrivava al secondo piano e per ordinanza commissariale; ma senza una riduzione a monte dei rifiuti e senza incentivi per le famiglie virtuose, più le frequenti segnalazioni che spesso si mischia tutto, tende a stancare anche i più tenaci sostenitori delle 4R (Riduci, Recupera, Riusa, Ricicla).

 ZTL: in tutto il mondo rappresenta un’opportunità di crescita sociale ed economica, a Caserta sembra l’unico ostacolo alla crescita  del commercio; senza tener conto del fenomeno dei mega-centri commerciali che circondano la città e/o dell’ opportunità costantemente persa dei turisti della Reggia Vanvitelliana che sfiorano  il centro di Caserta senza mai entrarci.

In questo desolante contesto è ovvio pensare che il costruendo parcheggio di Via San Carlo rappresenti qualcosa di più di un’ennesima colata di cemento: è espressione di una mentalità imprenditoriale legata a vecchie logiche di profitto e alla mancanza di un’intellighenzia politica che non sa programmare benessere, economia, vivibilità, che non ha il coraggio di fare una progettazione urbanistica democratica e partecipata e che rende Caserta, a meno di un cambio radicale di mentalità,  una città incapace di futuro.

Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che della delibera n°172/2009 del 22/10/2009 del Comune di Caserta con la quale si  autorizza la realizzazione, in via S.Carlo n°106, di un parcheggio interrato multipiano a tre livelli per un totale di circa 336 posti auto,  erano a conoscenza e oltre a far passare tutto nel silenzio più assoluto, ben si sono guardati di avvisare la società civile….complimenti !


Raffaele Dott. Lauria

  Presidente WWF Caserta


 

2011-07-05
Fonte: COMUNICATO STAMPA

 
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