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"Natus est " ed "Autori a confronto"
...dove la musica incontra il suo tempo...
6 - 7 gennaio 2012





La X edizione del ciclo di concerti di musica antica "...dove la musica incontra il suo tempo....", prosegue con un doppio appuntamento:

Venerdì 6 gennaio 2012, ore 10 Biancano di Limatola, Chiesa di Sant'Eligio nuova
Natus est - brani  longobardi e normanni per una liturgia eucaristica in tempo di Natale
animazione della liturgia della Messa in costume antico
Gruppo Vocale e Strumentale "Ave Gratia Plena" di Limatola

Sabato 7 gennaio 2012, ore 20
Caserta, chiesa di Sant'Agostino (san Sebastiano)
Autori a confronto: Salamone Rossi e Claudio Monteverdi
Cappella Vocale "I Musici di Corte"
Gruppo Vocale e Strumentale "Ave Gratia Plena" di Limatola


Entrambi i concerti saranno occasione per ricordare Rossana Altieri (1981-2012), per anni sensibile solista e appassionata corista del Gruppo "Ave Gratia Plena" di Limatola, rapita a questa vita qualche giorno fa.

Ingresso libero.  

Programma completo dei concerti e scheda sui monumenti rispettivamente alle pagine:
http://assodur.altervista.org/Programmi/2012/biancano2012.htm

http://assodur.altervista.org/Programmi/2012/rossi_monteverdi2012.htm

Nel seguito le note descrittive storico-musicali.

La messa/concerto "Natus est" è pensata per recuperare le sonorità e le suggestioni delle musiche liturgiche del medioevo inserite nel loro contesto naturale. Il repertorio proporrà (per la funzione liturgica prescritta per ciascun brano) due esempi di canto beneventano, il canto proprio della Langobardia minor, ed una vasta selezione di musiche tratte da codici di età normanna (datati tra il 1130 e la fine del XII), risalenti agli anni in cui Limatola, ancor oggi parte della Diocesi di Caserta, è per la prima volta documentata come borgo (bolla di Senne del 1113). Sono musiche di straordinario interesse perché testimoniano a pieno quella funzione di crogiuolo di culture e di religioni che fu il Meridione, già in età longobarda e, soprattutto, in quella normanno-svevo grazie alla compresenza e alla sovrapposizione di elementi etnici (longobardi, arabi, normanni, bizantini) tutti in stretta interazione sul substrato di popolazione locali di tradizione latino-italica. Interpolati senza alcun pregiudizio di origine nella paginazione dei codici, si ritrovano canti chiaramente ispirati alla liturgia greco-orientale e a quella propria romana-antica (entrambe fortemente presenti anche nel repertorio beneventano) accanto alle melodie di diretta derivazione franco-normanna, e ad influssi musicali di evidente matrice islamica. Insomma, una temperie capace di inventare e sperimentare forme e tecniche musicali nuove (il conductus e le polifonie a due voci), che gli esecutori propongono in costume antico ed utilizzando strumenti copie di quelli dell'epoca.

Alla fine del secolo XVI, nell’età di passaggio tra i sofisticati artifici dell’ultima stagione della polifonia e i primi frutti della monodia barocca, alla corte di Mantova vissero fianco a fianco grandi compositori: il vecchio Gastaldi, paladino della grande tradizione rinascimentale, e due giovani, pressoché coetanei, Salamone Rossi e Claudio Monteverdi. Rossi ebbe fama straordinaria tra i suoi contemporanei; oggi è totalmente dimenticato e, a prima vista, sembra un compositore conservatore e tradizionalista, legato a forme polifoniche usuali, se si confronta la sua produzione con le incredibili innovazioni strutturali, melodiche e ritmiche introdotte negli stessi anni da Monteverdi. In effetti, Rossi fu il primo a pubblicare madrigali con l’accompagnamento del continuo e coltivò con attenzione la musica strumentale che è quasi completamente assente salvo che, nel ruolo di intermezzo, nella grande produzione vocale monteverdiana. Come accadde in ogni periodo della storia della musica, e in modo davvero peculiare in quella barocca, entrambi gli autori mantennero le specificità della loro scrittura anche nella musica sacra. La particolarità del concerto consiste nel fatto che, essendo Rossi ebreo, il confronto che il concerto propone è tra le musiche (di rarissimo ascolto in Campania) composte per la liturgia in lingua aramaica (principalmente salmi) celebrata in sinagoga e quelle composte da Monteverdi per i vespri cattolici (tratte dalla raccolta “Selva Morale e Spirituale”, pubblicata poco prima della morte ma probabilmente prodotte nell’arco di un trentennio di vita musicale).

Gli eventi costituiscono il 4° e il 5° appuntamento della X edizione del ciclo di concerti di musica antica “…dove la musica incontra il suo tempo…”  - 20 novembre 2011 - 6 aprile 2012 - il cui programma, allo stato di definizione attuale, è sul sito:  
http://assodur.altervista.org/dove_musica_2011.htm
Gli eventi sono organizzati dall’Associazione Culturale “Francesco Durante” di Caserta e dall’Associazione Culturale “Ave Gratia Plena” di Limatola con la collaborazione logistica delle Parrocchie e degli Enti per la disponibilità dei luoghi.

Si ringrazia, in particolare, la Parrocchia di Santa Maria della Pietà in San Nicola La Strada per la ospitalità delle prove dei concerti.
Associazione Culturale "Ave Gratia Plena"
Ente non commerciale (D.L. 460/97 e L.383/2000)
via Campitello, 9 - 82030 Limatola (BN)
Valerio Marotta (pres.)
Pietro Di Lorenzo (segr.)
web-page: www.assoagp.altervista.org
 

2012-01-03
Fonte: COMUNICATO STAMPA

 
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