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Conferenza stampa per la mostra di Tino Stefanoni
Nicola Pedana Arte Contemporanea
venerdì 20 aprile 2012





            Sarà presentata venerdì 20 aprile alle ore 15,30 presso lo spazio espositivo “Nicola Pedana Arte Contemporanea” in via Don Bosco 7 a Caserta, la mostra dell’artista Tino Stefanoni dal titolo “Magica concettualità”. All’incontro con la stampa sarà presente anche l’artista che non esponeva nel Meridione italiano da alcuni decenni. Dunque, si tratta di un evento di straordinaria rilevanza. In precedenza Stefanoni aveva esposto una sola volta a Caserta nell’ambito della rassegna “Perché ancora la pittura?” inaugurata alla Reggia nel dicembre 1970.

            Con Stefanoni ci saranno anche il gallerista Nicola Pedana e il critico d’arte Enzo Battarra che ha curato l’esposizione. L’inaugurazione si terrà sabato 21 aprile alle 19.

La personale di Stefanoni vedrà in esposizione quindici opere su tela e una serie di lavori su carta. Nel testo in catalogo il curatore della mostra scrive: “Lineare. La pittura di Tino Stefanoni è lineare. Logica e funzionale, la sua è una scrittura pittografica, ogni opera è una mappa lineare. Utilizza unità linguistiche che sono certezze matematiche, immagini senza tempo e senza spazio, icone dell’assoluto. La sua pittura è un’autentica cosa mentale, è un esercizio della ragione retto da archetipi della forma e del colore. Eppure, tutto vibra all’interno dell’opera. C’è un cuore che batte scandendo il ritmo dei pensieri. La passione non è ostile alla ragione, ma si compenetrano, si contaminano. E’ questa la magia, la magica concettualità”.

 

Tino Stefanoni, nato a Lecco nel 1937, ha studiato al Liceo Artistico Beato Angelico e alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Da più di quarant’anni è presente nel mondo internazionale dell’arte.     

Il lavoro di Tino Stefanoni, pur non appartenendo in senso stretto a quello dell’arte concettuale, di fatto si è sempre sviluppato nella stessa area di ricerca. Ha sempre guardato al mondo delle cose e degli oggetti del quotidiano, proponendoli nella loro più disarmante ovvietà, come tavole di un abbecedario visivo o pagine di un libretto d’istruzioni dove le immagini sostituiscono le parole. A differenza del mondo animale e del mondo vegetale  che non sono di pertinenza dell’uomo,  il mondo delle cose  è invece  l’unico segno tangibile della sua esistenza, e quindi di sua proprietà, traccia del suo pensiero e della sua storia dove si possono creare arte e bellezza che non sono l’arte e la bellezza della natura.

 

Maria Beatrice Crisci


 

2012-04-18
Fonte: COMUNICATO STAMPA

 
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