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Bulla Sennetis Episcopo Casertano
Capua, palazzo Arcivescovile
Domenica 20 gennaio 2013





In occasione dei lavori della giornata di studi  “Bulla Sennetis Episcopo Casertano”, organizzata in occasione del 900° anniversario della bolla di Senne e dedicata alla memoria dello storico casertano G. Tescione, e prevista per Domenica 20 gennaio 2013 (dalle 10.15 alle 13: Sessione I, Casertavecchia, cattedrale) - dalle 16.00 alle 19.45: Sessione II, Capua, palazzo Arcivescovile), programma completo sul sito:
http://www.vicusmedievalis.altervista.org/home2013.htm http://www.vicusmedievalis.altervista.org
gli organizzatori (Centro Studi per il Medioevo di Terra di Lavoro, dall'Associazione Culturale "Francesco Durante", dall'Associazione Culturale "Ave Gratia Plena") lanciano a tutti i concittadini e gli studiosi sensibili allo studio, alla salvaguardia e alla valorizzazione del territorio le due mozioni in allegato, per Casertavecchia e Carditello.

Associazione Culturale “Francesco Durante”

Ente non commerciale (D. L.vo 460/97 e L. 383/2000) - codice fiscale 93043030613

Via G. M. Bosco, 210 – 81100 Caserta

 assodur@yahoo.it        www.assodur.altervista.org

Centro Studi per il Medioevo di Terra di Lavoro

Piazza Santa Croce, 4 – 81017 Raviscanina (CE)

Domenico Caiazza
Associazione Culturale 

 Ave Gratia Plena

Via Campitello, 10 - 82030 Limatola (BN)

 Ente non commerciale (D.L. 460/97 e L. 383/2000) - cod. fisc. 92024960624

 http://www.assoagp.altervista.org  assoagp@yahoo.it

 

MOZIONI

Le Associazioni Culturali “Ave Gratia Plena” , Centro Studi sul Medioevo di Terra di Lavoro, “Francesco Durante”, riunite nel gruppo di scopo “Medievalia”, in occasione della Giornata di Studi del 20 gennaio 2013 celebrata in Capua e Casertavecchia per i 900 anni della Bolla di Senne arcivescovo capuano a Rainulfo vescovo di Caserta, ed in onore di Giuseppe Tescione storico di Caserta, hanno approvato e promuovono le seguenti mozioni.

 

Prima mozione: APPELLO PER CASERTAVECCHIA

- considerato che Caserta vecchia è un gioiello di arte e di storia, grazie al duomo, ai resti del castello, al tessuto urbano, alla storia millenaria;

- considerato che è un rado compendio di stupendi edifici medioevali, ma non messo in rete con altri siti con pregevoli monumenti medievali, come Maddaloni con le sue torri, Pontelatone con gli edifici gotici, e Capua vera perla del medioevo campano;

- considerato  che il borgo di Casertavecchia è meta di turismo sporadico, neppure integrato con la Reggia di Caserta;

- considerato che le iniziative di valorizzazione pur meritorie sono episodiche e talora effimere e che manca una programmazione pluriennale  di rivalutazione di tale risorsa;

- considerato che sono rari i momenti di studio del medioevo ivi celebrati;

 

FANNO APPELLO

alle istituzioni, politiche, tra cui Comune e Provincia di Caserta,  Regione Campania, agli Enti di tutela, di studio e ricerca, di promozione, e agli studiosi liberi ed a tutti gli uomini e donne di buona volontà perché sia redatto ed attuato un programma di medio e lungo periodo per la riscoperta di Casertavecchia e del medioevo campano, base dell’identità civica e storica delle nostre popolazioni.

In tale ottica chiedono che nel minor tempo possibile

a)  sia resa accessibile e visitabile quotidianamente la torre mastia;

b) che la stessa ospiti una rassegna fissa di materiali di documentazione ed informazione su Casertavecchia, il medioevo campano , i siti di medioevo già accessibili, quale punto di inizio di un percorso tematico di visita;

c) siano  potati, e piano piano diradati e sostituiti almeno in parte i pini di rimboschimento, popolazione pioniera da sostituire gradualmente con vegetazione arborea autoctona ( lecci, pinus piena, querce, ornelli, corbezzoli etc, con in modo da dare respiro e visibilità alla torre;

d) sia creata una segnaletica agile e completa sui maggiori assi stradali della pianura che inviti-motivi-guidi alla visita di Casertavecchia ed insieme la colleghi ai  monumenti medievali di Capua e Maddaloni, ed i centri di eccellenza del medioevo campano;

e) sia avviato un campo di indagini di scavo attorno e nel castello;

f) sia avviato un programma di connessione in rete degli eventi culturali e di promozione sul Medioevo di Terra di Lavoro già in atto ed un sito web che li comunichi;

g) in esecuzione del vincolo di legge, sia tutelato e salvaguardato sia l'abitato nel suo complesso sia ogni singolo edificio, sacro o civile, pubblico o privato, da interventi architettonici e di arredo non consoni all'importanza dei luoghi. 

Che nel medio periodo siano avviati

- eventi periodici di studio e promozione dell’eredità culturale di Caserta vecchia e dei tempi longobardi-carolingi-normanni-svevi dell’Alta Provincia  anche mediante laboratori di arte storia musica artigianato cultura medievale, e con scambio di esperienze anche con altri paesi d’Europa e con il coinvolgimento di Università;

- almeno un prestigioso evento culturale sul Medioevo a cadenze prestabilite

- una sezione di biblioteca anche virtuale specializzata 

Si auspica inoltre l’inserimento di Casertavecchia, previa elaborazione di agili guide sul web e cartacee,

1) nell’Itinerario micaelico italiano ed Europeo;

2) in un itinerario regionale  delle cattedrali limitrofe (Sessa-Teano-Carinola-Calvi-Venafro-Montecassino- San Vincenzo a Volturno- Alife-Caiazzo-Cerreto-Sant’Agata dei Goti, Nola santa maria Capua Vetere -Benevento);

3) in un itinerario dei castelli e dei borghi limitrofi con monumenti medievali accessibili (Casertavecchia  Maddaloni, Cancello, Limatola-Sant’ Agata dei Goti, Faicchio, Sant’Angelo di Rupecanina, Baia Latina Rocca di Evandro, Presenzano, Pietramelara, Vairano Patenora, Calvi, Francolise, Sessa, Capua);

4) in itinerari su assi tematici ( ad es. Federico II, i Normanni, le abbazie etc); 

Si auspica infine una nuova attenzione e cura di Enti e Regione su vetusti ed eccezionali monumenti oggi in abbandono come le Torri di Maddaloni, il castello del Mattinale di Cancello, Torre Lupara sopra San Leucio, i resti di Castelmorrone, le abbazie di Santa Maria della Ferrara e di Casaluce .  

 

APPELLO PER IL REAL SITO DI CARDITELLO

- Considerato che  a un secolo e mezzo dall’ unificazione d’Italia sotto la dinastia sabauda il borbonico Real sito di Carditello, dopo l’alienazione venale del complesso, il distacco dei terreni adiacenti, la riduzione degli stessi a sede di discarica, ha subito abbandono, degrado degli edifici, restauro solo parziale seguito da nuovo abbandono e nuove spoliazioni dell’edificio restaurato e corre adesso il rischio di definitiva alienazione e privatizzazione;

- considerato che il Real Sito di Carditello sorge ai margini di un’area tristemente nota come regno  di malavita organizzata il che, all’onta della pubblica asta che il Sito Reale subisce aggiunge  l’esposizione  al rischio di finire nel dominio dell’illegalità,

- considerato che tuttavia un vasto movimento di opinione pubblica si è mosso per reagire a tale stato di cose, animando aperture straordinarie ed iniziative per il futuro impegno delle collettività ed Enti ed Associazioni locali nell’impedire la privatizzazione ed assicurare il recupero ed il restauro,

- considerato che è doveroso aggiungere sostegno e consiglio a tali iniziative,

si formulano auspici perché sia evitata la privatizzazione del bene e ne sia celermente compiuto ed il filologico restauro e sia finalmente assicurata la tutela e la rifunzionalizzazione;

e si chiede

- che si apra sin da ora un dibattito sul riuso e rifunzionalizzazione ad orientare virtuosamente il recupero evitare il ritorno di spoliazioni e degrado ed tale scopo suggerisce;

- che il complesso abbia funzioni differenziate e per quanto possibile flessibili ed in grado di generare anche economia ed in tale ottica che gli edifici minori ora in rovina siano adibiti in futuro, ad esempio e non tassativamente:

a)      a sede di un nucleo di polizia o carabinieri specializzati nella tutele del patrimonio ed ambiente per rendere evidente e palese il ritorno dell’impero della legge ed  anche per assicurare costante protezione al complesso;

b)      a sede di rappresentanza e alta formazione degli Ordini Professionali e degli Enti coinvolti nelle iniziative per il Real Sito

c)       a sede di centri studi e ricerche universitarie  nel settore della tutela ambientale e dei monumenti dell’agricoltura dell’allevamento e trasformazione dei prodotti enogastronomici;

d)      a sede periferica di uffici degli Enti di Tutela

e)      a sede di museo dell’opera e del territorio circostante

f)       a sede di laboratori e laboratori-scuola di restauro, artigianato, enogastronomia

g)      a sede per mostre d’arte, vernissage etc

h)      a sede per incontri culturali,

i)        a sede per eventi e festeggiamenti

j)        a sede di foresteria

k)      a sede di un nucleo di manutentori a servizio anche della Reggia di Caserta

Si auspica che la programmazione dei restauri sia oggetto di ampio dibattito e dia spazio a tutti i settori della società da quelli culturali a quelli economici e preveda un rigoroso piano per assicurare economicità e futura sostenibilità; e che possibilmente gli appalti siano effettuati con clausole di “cantiere aperto”, periodicamente a visitatori e a stage di formazione, onde assicurare controllo democratico e funzione didattica di professionisti, maestranze, studenti.

Si auspica che le progettazioni e gli appalti siano rigorosi ed equilibrati  per importi e tempi e sotto la supervisione degli enti del territorio delle associazioni culturali locali e dell’Europa Unita del tutto analoga a quella prevista per Pompei, altra realtà come Carditello,  prestigiosissima e abbandonata in sprezzo di storia arte e cultura alla mala gestione ed all’incuria che li hanno trasformati da beni comuni e presidio di civiltà e fonte di ricchezza  in realtà decadenti e fonti di spesa,  di fatto sottratte alla collettività e, col pretesto dell’inattuata tutela,  nell’esclusivo impero di burocrazie inerti.

         “Medievalia” - corsi di cultura del Medioevo

www.vicumedievalis.altervista.org

Associazione Culturale Francesco Durante


 

2013-01-17
Fonte: COMUNICATO STAMPA

 
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