Martedì 7 Ottobre 2014 alle ore 18,45 Rossella Rocciola in
occasione di More Dance Studios, in via Bernini, 16 (Caserta) per una serata di
arte e danza, con la partecipazione speciale di Carla Fracci (madrina dell’evento)
e con l’analisi critica di Vittorio Sgarbi, sotto la Direzione Artistica di
Nicola Pedana arte contemporanea, presenta “Kima. A Site-Specific Performance
by Marco Lodola, Umberto Ciceri, Chiara Coccorese, Gianluca Capozzi, Vanni Cuoghi e
Francesco De Molfetta” Vanni Cuoghi. Sensibile pittore, non per rivelare il
proprio animo, ma per raccontare favole con il piacere dello scenografo, Vanni
Cuoghi lavora a Milano, dalla quale evade con la pittura. Nelle sue opere è
evidente il ricordo per le miniature dei codici rinascimentali, che egli
traduce con sensibilità contemporanea. Cuoghi racconta favole con una leggerezza
ariostesca: «Le dame, i cavalier, l’armi, gli amori, io canto...». Così egli
dipinge. Una sottile chiave paradossale rende inquietanti i suo racconti, come
sogni indecifrabili.
Umberto Ciceri è artista e illusionista. Lavora a Bologna,
di cui intercetta la discontinua allegria nelle lunghe notti di studenti che
rivivono e riproducono e rivivono i miti delle avanguardie. Così Ciceri si
muove con le convinzioni e le esaltazioni di un futurista, e ripensa
all’esperienza unica ed esemplare di Marcel Duchamp. Scompone e ricompone sequenze
di scatti fotografici, e le deforma con lenti perpendicolari. L’immagine arriva
sfocata, immersa nella luce e mobile, fluttuante. Una musica muta e fatale
sembra avvolgere e trasportare le immagini e chi le guarda.
Marco Lodola. Luce, colore , vitalità, sono gli ingredienti
delle sue statue luminose. Non vuole concorrere con i grandi maestri, ma
tradurre le loro forme in pura luce, andando ben oltre i soggetti più frequenti
della pop art. Le sue opere trasformano lo spazio, non aggravandolo di simboli.
Così, attraverso sagome di plexiglass, luci al neon e uniformi campiture
cromatiche, Lodola si pone al centro del dibattito artistico contemporaneo,
indicando la sua strada solitaria. Le sue opere trasferiscono la forma nella
luce.
Chiara Coccorese ci conduce in universi di fantasia, dove
sacro e profano, realtà e finzione, vita e morte convivono in armonia, e dove
il piccolo può diventare immenso. Dopo un esordio nella pittura, la giovane
artista napoletana si è avvicinata alla fotografia fino a farne il suo
principale mezzo espressivo. Ma, mentre costruisce le sue situazioni, non può rinunciare
al richiamo dell’antica passione, dai maestri fiamminghi ai surrealisti,
passando per la leggerezza di Matisse.
Gianluca Capozzi. Nessun disegno e nessuna certezza.
Gianluca Capozzi, di Avellino, dove ancora oggi vive e lavora, come in un
diario, segue il flusso continuo e intricato dei pensieri. Alternandosi tra
fotografia, disegno e pittura, egli rivela il suo mondo interiore con molta
puntualità, evocando volti e luoghi, anche non definiti: ne esce un’antologia
dinamica e vivace d’immagini e segni, di paesaggi sovrapposti e volti appena
accennati, di frammenti di ricordi e sensazioni che si incontrano, si
intrecciano, fino a unirsi inscindibilmente.
Francesco De Molfetta, in arte Demo, è un audace
provocatore. L’artista è nato nel 1979 a Garbagnate Milanese, e oggi vive e
lavora a Milano. Si applica con molta convinzione a sculture piccole nelle
dimensioni e intimistiche, con molta attenzione per i dettagli, e colori
brillanti e freddi. Ma non è solo un omaggio alla pittura romantica, ma un
transfert informale che lo trasferisce in continui non luoghi, sempre
possibili. L’ironia di De Molfetta tocca, beffarda, i temi più vari, dalla
religione alla storia, dall’arte ai fast food, dai disegni antichi alle
cronache contemporanee. Tutto diventa gioco e paradosso, un rebus di immagini e
parole che ci restituisce la felicità senza avere avvertito di perderla .
(Vittorio Sgarbi)
Il 7 Ottobre, a Caserta – Palazzo Errichiello/Martinez
presso i locali della More Dance Studios di Rossella Rocciola si celebrerà un
evento unico al mondo. Una prova di dialogo mai tentata prima tra arte e danza.
Per una notte ed una notte sola alcuni tra i più prestigiosi artisti del
panorama nazionale presenteranno al pubblico invitato le loro creazioni.
Artisti tra i più diversi per campi di sperimentazione, provenienza e stile
saranno uniti da un file rouge conduttore: la danza.
Nicola Pedana, che della serata cura la direzione artistica
e l’allestimento commenta in questo modo: “Quando mi è stato chiesto di mettere
insieme un pool di artisti che avessero celebrato nella loro produzione la
danza quale elemento di ispirazione ho subito compreso l’enormità della sfida
ma allo stesso tempo la grandezza che il risultato avrebbe potuto garantire....per
questo ho voluto come curatore il prof. Sgarbi affinché potesse sviscerare i
legami, i confini, i punti di incontro tra due arti così lontane e così vicine
tra loro” Ho intitolato la mostra Kyma perché la parola che mi risuonava nella
testa era – movimento - ma un movimento che avesse una ritmicità, che
esprimesse una forma....appunto Kyma (onda-flutto ndr).
Hanno accettato l’invito/sfida alcuni tra i più prestigiosi
nomi che l’Italia possa contemplare: Marco Lodola nella scultura contemporanea,
Umberto Ciceri un artista tra i più completi e attuali che conosca, Vanni
Cuoghi che della pittura fa una poesia romantica, Chiara Cuccurese nella
fotografia d’autore, Gianluca Capozzi per un tratto pittorico, Francesco De Molfetta
per la dirompente ironia. Inoltre decine di artisti hanno richiesto di aderire
ma l’evento era limitato a 6 nomi.
Stiamo valutando la possibilità di inserire delle opere
specifiche particolarmente meritevoli sempre legate alla danza a condizione che
le stesse si inseriscano in modo armonico nell’allestimento previsto.
La sera dell’evento presenzieranno tutti gli artisti ed
alcuni tra i nomi più noti delle gallerie italiane che hanno collaborato alla
riuscita della mostra.
Le opere saranno disponibili alla vendita e parte del
ricavato verrà devoluto in beneficenza alla Fondazione “La Casa della
Speranza”.
Rossella Rocciola, ideatrice dell’evento e titolare della
struttura che l’ospiterà ci spiega le ragioni della serata. Ho dedicato la mia
vita alla danza ed avendo studiato arte da giovane ho sempre avuto
un’attenzione per gli artisti che rappresentavano la danza appunto nelle loro
creazioni. Ho così voluto celebrare l’apertura die mie nuovi studios con un
evento unico, diverso ed ho pensato appunto ad una performance site-specific in
cui l’arte si calasse all’interno di un contesto così diverso dal solito.
Abbiamo ricevuto numerose richieste affinchè la mostra
potesse proseguire per un periodo più lungo ed addirittura diventare
itinerante. Ma non è così che volevo l’evento...lo voglio come un passo di
danza che si libra nell’aria...hai solo il tempo di apprezzarlo e dopo è andato
e può rimanere solo nella mente dei fortunati che l’hanno visto. Abbiamo lavorato
quasi un anno affinchè Kyma potesse nascere...come una coreografia che per
essere portata in scena deve nascere prima nella testa del suo creatore, poi
essere strutturata e poi provata provata provata per poi durare in scena il tempo
di un minuto. Egualmente Kyma comincerà martedì 7 Ottobre alle 18.45 e dopo
poche ore resteranno solo i ricordi, le foto ed ovviamente le opere singole per
i fortunati che se le aggiudicheranno.
Sono felicissima che Carla Fracci, la regina della danza,
abbia accettato di partecipare a questo evento insieme a suo marito il regista
Beppe Menegatti. Era sempre stato mio desiderio ospitarla presso i miei studios
ed in una serata come questa la sua presenza assume maggiore valore. Alcuni tra
i più prestigiosi nomi della danza nazionale hanno già confermato la loro
presenza ricordiamo tra i vari le etoile Luigi Ferrone, Corona Paone, Maria
Teresa Nania e tanti altri.
Dal giorno dopo torneremo alle solite attività col massimo
della professionalità, corsi di danza, fitness ed educazione alimentare...ma
per una serata, una sola, trasformeremo degli studios di danza in un universo
magico dove tutto può accadere. E per coloro che posteranno i più bei “selfie”
della serata sui loro profili ci saranno delle fantastiche sorprese.
Maria Beatrice Crisci